Un Appello a Rinnovare il Dialogo e la Speranza

Un Appello a Rinnovare il Dialogo e la Speranza
Il 28 ottobre 1965, il Concilio Vaticano II promulgò Nostra Aetate, una dichiarazione decisiva che cambiò per sempre il rapporto della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane – in modo particolare con l’ebraismo e l’islam. Sessant’anni dopo, Il Vicariato di San Giacomo per i cattolici di lingua ebraica in Israele si unisce alla Chiesa universale nel commemorare questo anniversario, rinnovando il nostro impegno al dialogo, alla riconciliazione e al rispetto reciproco. In un tempo di continue tensioni e di prospettive incerte, siamo chiamati a ricordare e a rinnovare lo spirito trasformante di questo documento.
Nostra Aetate afferma l’alleanza eterna tra Dio e il popolo ebraico, respinge esplicitamente l’antisemitismo e assolve gli ebrei da ogni responsabilità collettiva per la morte di Gesù. Ricorda che Gesù nacque, visse e morì come ebreo, e che il cristianesimo è profondamente radicato nell’ebraismo.
La Chiesa cattolica continua a sostenere questo insegnamento con chiarezza e convinzione. Papa Leone XIV, nel suo primo discorso ai leader ebrei, si è impegnato a «proseguire e rafforzare il dialogo e la cooperazione della Chiesa con il popolo ebraico nello spirito della Nostra Aetate», anche in mezzo a «conflitti e incomprensioni». Ha aggiunto: «Ora è il momento del dialogo e della costruzione di ponti… Anche in questi tempi difficili, è necessario continuare lo slancio del nostro prezioso dialogo».¹
Nello spirito di Nostra Aetate, riaffermiamo anche il nostro impegno al dialogo e al rispetto reciproco tra cristiani e musulmani. La Terra Santa è la casa di secoli di storia condivisa, patrimonio spirituale e convivenza tra le nostre comunità. Nonostante le sfide poste dal conflitto politico e dalle tensioni sociali, crediamo che l’incontro autentico – radicato nella fede, nella dignità e nella compassione – possa favorire la comprensione e la pace. Come ci ricorda Papa Francesco: «il dialogo tra cristianesimo e islam può essere un fattore decisivo per la pace nel mondo di oggi».²
Dobbiamo tuttavia riconoscere anche le tensioni emerse negli ultimi anni. L’attacco terroristico del 7 ottobre, la guerra a Gaza, la sofferenza dei civili e le narrazioni divergenti hanno messo a dura prova le relazioni ebraico-cristiane e cristiano-musulmane. Alcune dichiarazioni della Chiesa sono state erroneamente percepite come squilibrate, mentre essa ha difeso con coraggio la dignità umana e ha condannato la violenza. Questi momenti ci ricordano che il dialogo non è sempre facile – ma è sempre necessario.
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha recentemente osservato che il dialogo interreligioso in Terra Santa è «in crisi». Gli incontri pubblici tra cristiani, ebrei e musulmani sono diventati rari, e ricostruire la fiducia richiederà «uno sforzo enorme».³
Come Chiesa locale della Terra Santa, riconosciamo la nostra responsabilità unica nel promuovere la comprensione in questa regione tanto sacra quanto ferita. Invitiamo tutte le comunità religiose a rinnovare lo spirito della Nostra Aetate – non solo nei documenti e nelle dichiarazioni, ma negli incontri dal basso, nelle preghiere condivise e negli atti di solidarietà.
Che questo anniversario non sia solo una celebrazione del passato, ma un rinnovato impegno per il futuro. Nelle parole di Papa Leone XIV: «Essere uomini e donne di dialogo significa rimanere profondamente radicati nel Vangelo e nei valori che ne derivano e, allo stesso tempo, coltivare apertura, ascolto e dialogo con coloro che provengono da altri contesti, mettendo sempre al centro la persona umana, la dignità umana e la nostra natura relazionale e comunitaria».⁴
Dobbiamo rinnovare con coraggio e umiltà lo spirito del dialogo nella Terra Santa di oggi. Invito tutte le persone di fede e di buona volontà a unirsi a noi – nella preghiera, nel dialogo e nell’azione – mentre rinnoviamo la promessa di Nostra Aetate.
P. Piotr Zelazko
Vicario Patriarcale del Vicariato di San Giacomo per i Cattolici di lingua ebraica in Israele
[1] Address to Representatives of Other Churches and Ecclesial Communities, and Other Religions (19 May 2025).
[2] General Audience (6 February 2019).
[3] Jerusalem Cardinal: Interreligious Dialogue Currently in 'Crisis'. Justin McLellan, Catholic News Service (21 August 2024).
[4] Address to Members of the "Working Group on Intercultural and Interreligious Dialogue" (29 September 2025).








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