Una vita di testimonianza: Suor Regine Canetti, NDS (1921-2025)


Nel cuore di Gerusalemme, dove fede e storia si intrecciano, la vita di Suor Regine Canetti, NDS, si è eretta come un silenzioso faro di riconciliazione, memoria e speranza. Sopravvissuta all'Olocausto, convertita e devota Suora di Sion, il percorso di Suor Regine, dalla tragedia alla testimonianza, ha lasciato un'impronta indelebile nella Chiesa e nel popolo di Terra Santa. La sua scomparsa all'età di 104 anni segna la fine di un'era, ma la sua eredità continua a ispirare.


Una vita radicata nella fede e nella memoria


Suor Regine Canetti, membro della Congregazione di Nostra Signora di Sion, è mancata serenamente il 17 luglio 2025, all'età di 104 anni. Nata in Bulgaria il 16 maggio 1921 da una famiglia ebraica, la sua vita è stata segnata da una straordinaria resilienza e da una fede incrollabile.

A soli 19 anni, sopravvisse al tragico naufragio del Salvador, una nave che trasportava rifugiati ebrei in fuga dai nazisti. L'imbarcazione, sovraffollata e priva di equipaggiamento, fu travolta da una violenta tempesta al largo delle coste turche e si areno’ vicino a Silivri. Oltre 220 persone persero la vita, tra cui la madre e il fratello minore. Regine fu una delle poche sopravvissute.  Questa straziante esperienza ha plasmato il suo impegno per la pace, la memoria e il dialogo interreligioso. Dopo la guerra, trovò la sua dimora spirituale nella Chiesa cattolica e si unì alle Suore di Sion, dedicando la sua vita alla riconciliazione tra ebrei e cristiani. La sua presenza nel Vicariato di San Giacomo, in particolare nel convento di Ein Kerem, fu una testimonianza silenziosa ma potente del potere curativo della fede. Era nota per il suo spirito gentile, la sua capacità di raccontare storie e il suo profondo amore per il popolo della Terra Santa.


Un addio nella fede


Lunedì 21 luglio 2025, il Vicariato di San Giacomo si è riunito per dare l'ultimo saluto a Suor Regine con una solenne messa funebre tenutasi a Ein Karem. Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha presieduto la liturgia, rendendo omaggio alla sua eredità di donna di grande coraggio e di grande capacità di costruire ponti.

La sua vita, radicata nella sofferenza e trasformata dalla grazia, continua a ispirare tutti coloro che cercano giustizia, pace e riconciliazione. Che il suo ricordo sia una benedizione.


Guarda un breve video del Christian Media Center: Christian Media Center | Sister Regine and a hundred-year history

Guarda un breve video dello Yad Vashem: "My Mother's Death is My Auschwitz"- The Story of Regine Canetti



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