San Giacomo e le comunità di lingua ebraica in Israele

Fin dall’inizio le comunità cattoliche di lingua ebraica sono state poste sotto il patronato di san Giacomo. Ma chi è san Giacomo?

Il Nuovo Testamento lo chiama “il fratello del Signore” e lo presenta come una delle figure preminenti ed influenti della prima comunità cristiana. La tradizione lo ricorda come il primo vescovo di Gerusalemme. Anche se è conosciuto con il titolo di “apostolo” non c’è certezza che sia da identificare con l’apostolo Giacomo figlio di Alfeo. In ogni caso il titolo “apostolo” nel Nuovo Testamento non è sempre riservato ai Dodici.

In accordo con gli storici della Chiesa primitive, Giacomo, detto “il giusto”, primo vescovo di Gerusalemme, era conosciuto per la sua sapienza e la sua pietà. Trascorreva lunghe ore in preghiera nel Tempio, al punto che, secondo una di queste fonti,  le sue ginocchia divennero così dure come quelle di un cammello. Si racconta che gli scribi ed i farisei, che lo stimavano molto, preoccupati del successo del Vangelo, si recarono da lui e gli chiesero di persuadere il popolo a non seguire Gesù. Lo incoraggiarono a salire su uno dei pinnacoli del Tempio, per rivolgere il suo discorso alla folla giunta per la festa di Pesach. Invece di condannare Gesù, Giacomo rese testimonianza della sua fede, e per questo, coloro che gli avevano chiesto di parlare lo spinsero giù. Dopo la sua caduta lo lapidarono e lo picchiarono a morte e lo seppellirono sul posto.  Gli stessi storici che ci raccontano questi fatti, aggiungono: “Gli ebrei più sensibili videro nella sua morte come martire la causa della vittoria su Gerusalemme che seguì immediatamente la sua morte”. Interessante ricordare questa tradizione antica che rende la presa di Gerusalemme da parte di Tito una conseguenza diretta della morte di Giacomo.
In accordo con queste stesse fonti, il trono di san Giacomo venne conservato e venerato fino all’inizio del quarto secolo.

Il nome “Opera di san Giacomo”  (Œuvre Saint Jacques) volle  conservare e sottolineare la relazione che unisce la prima comunità cristiana caratterizzata dall’origine ebraica, con le comunità di lingua ebraica al giorno d’oggi. Secondo la testimonianza di Eusebio di Cesarea (Padre della Chiesa del quarto secolo), la fonte principale su questo tema, tutti i primi quindici vescovi di Gerusalemme erano “dalla circoncisione” e aggiunge: “tutta la Chiesa di Gerusalemme era composta di fedeli ebrei”.