Vigilia del Nuovo Anno Ebraico


Auguri a tutti gli ebrei in occasione del Nuovo Anno 5781.


L'anno passato è stato difficile per tutti, in Israele e nel mondo: malattia, disoccupazione, distanza sociale, incertezza costante e altro ancora. Siamo entrati in una situazione inaspettata e incontrollabile che ha afflitto il mondo intero e ci ha ricordato quanto siamo piccoli, quanto la vita umana è appesa a un filo e le nostre vite dipendono l'una dall'altra. Noi, la generazione del progresso, tendiamo a dimenticare queste cose a causa del costante e spettacolare sviluppo della scienza che ci inganna e ci dà un'eccessiva fiducia in noi stessi. Ai tempi della pandemia, le parole del re Davide nel Salmo 30 sono state più che mai attuali: "Quando mi sentivo al sicuro, dissi 'Non vacillerò in eterno'", aggiungendo poi: "quando hai nascosto la tua faccia sono caduto nello sgomento". Il re Davide ha vissuto questo passaggio dall'eccessiva fiducia a un panico improvviso con una sensazione di mancanza di controllo. Abbiamo avuto la stessa esperienza quest'anno. Non vediamo l'ora che arrivi il giorno in cui potremo dire, insieme al re Davide, alla fine del Salmo: "Hai trasformato il mio lamento in danza, mi hai tolto il sacco e mi hai vestito di gioia".


In questa vigilia del Nuovo Anno 5781, preghiamo per i malati, i disoccupati, i soli e tutti i bisognosi. Signore, fa che quest’anno possiamo imparare la vera saggezza della vita; che l'amore e la misericordia abbondino nei nostri cuori.


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