Festa della Misericordia Divina –Domenica dopo Pasqua

La festa fu incorporata all’interno del calendario Cattolico universale dal Beato Papa Giovanni Paolo II, il quale poneva a fondamento della sua decisione gli scritti di Santa Faustina Kowalska, una monaca Polacca che aveva documentato, in essi, i suoi incontri con Gesù Cristo. Cristo le chiese di descrivere la sovrabbondante misericordia derivante dal suo cuore trafitto. Le parole di Cristo furono, secondo la testimonianza di Santa Faustina: “Proclama che la misericordia è il più grande degli attributi di Dio”. Gesù chiese alla santa di diffondere un’immagine recante il flusso di sangue ed acqua che fuoriesce dal suo fianco trafitto, come descritto dal Vangelo secondo Giovanni: “Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. (Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.) Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora:Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.” (Giovanni, 19:34-37) Egli le rivelò anche la sigla che accompagnava l’immagine: “Gesù, spero in te”.

La spiritualità di questa festa promuove la fede nella misericordia di Dio e la pratica, a nostra volta, di atti di misericordia per il bene di chi ci circonda, specialmente quelli che si trovano in situazioni di particolare bisogno. Papa Giovanni Paolo II fu proclamato beato nella sua ricorrenza.