Purim e Trasfigurazione


Riflessione di Padre Michel Remaud.

transfiguration

In questa seconda domenica di Quaresima, le coincidenze del calendario ci fanno ascoltare il racconto della trasfigurazione di Gesù quando, intorno a noi - e anche nella nostra comunità - la festa di Purim ci fa indossare maschere e travestimenti.

Noi sappiamo che Gesù è apparso avvolto di luce sulla montagna. In realtà, questa luce non era come un abbigliamento che nascondeva la sua vera personalità. Al contrario, questa luce rifletteva lo splendore del suo essere più profondo. Tuttavia, il suo corpo di carne e di sangue non era un travestimento. Il mistero dell'incarnazione è che la nostra natura umana, pur rimanendo completamente umana, si trasfigura diventando quella di figlio di Dio.

San Giovanni dice: "Noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo pero’ che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è" (1 Giovanni 3, 2). Quel giorno, non avremo bisogno di travestimenti, al fine di mascherare chi siamo veramente o di esprimere ciò che dovremmo essere, ma non lo siamo. E' il nostro vero essere come figli di Dio che si manifesterà: "E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati (trasfigurati) in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore" (2 Cor 3,18).

 

 

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