Gesu’ nel programma “La terra era tohu wavohu”


La serie di venti episodi sulla storia della Terra di Israele in onda alla television israeliana e’ stata un grande successo. L’ottavo episodio, “Tra indipendenza e rovina”, ha affrontato il periodo tra il 63 AC e il 70 DC parlando anche della figura di Gesu’.

tv tohu

Nell’ottavo episodio, la discussione è concentrata sul periodo della conquista romana fino alla distruzione del Secondo Tempio. Dopo una affascinante presentazione della figura di Erode, l’episodio ha presentato la figura di Gesù. Vale la pena notare che la narratrice si riferisce a Gesù come "Yeshu'a" (il suo nome proprio) e non a "Yeshu" (come Gesù viene spesso chiamato in ebraico, un nome che ha avuto un significato dispregiativo nel corso dei secoli). La discussione è equilibrata e scientifica. La commentarice principale dell’episodio è Yisca Harani, un’insegnante del cristianesimo e amica delle nostre comunità e della Chiesa in generale.

Un momento molto commovente dell’episodio è l'incontro tra Yisca e la scrittrice israeliana Yochi Brandes nella Chiesa Sinagoga di Nazareth. Le due donne si siedono in chiesa e parlano dell’uomo di Nazaret. Citiamo qui di seguito per intero le parole di Brandes (che si possono ascoltare dal minuto 26.06 al 26.57):

"Se non fosse che il cristianesimo ad un certo punto è stato ripreso dai Gentili e diventato cosi’ una religione che odiava il popolo ebraico, una religione antisemita, se non fosse per questo, ci sarebbe una grande possibilità a nostro avviso, e secondo la visione degli ebrei, di considerare Gesù come uno dei nostri grandi profeti di tutte le generazioni. Quello che è successo è che il cristianesimo ha preso Gesù da noi. E, a proposito, io personalmente sono passata attraverso questo processo nel corso degli anni piena di disgusto, di odio per quell’uomo. L'ho chiamato "Yeshu". L’ho disprezzato, l’ho considerato come il padre dell’antisemitismo. Solo da adulta ho scoperto chi è, chi era veramente, che ha vissuto come un Ebreo e che è morto come un Ebreo. Da allora lo stimo e lo ammiro. E non lo chiamo piu’ "Yeshu". Da allora lo chiamo "Yeshu'a". E per me lui è un grande profeta".

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