Festa di Mose’ Datore della Legge – 4 Settembre

Mose’, nato da una famiglia di ebrei al tempo della schiavitu’ in Egitto, crebbe come un principe egiziano nella corte del Faraone, fu pastore medianita quando ricevette la chiamata di Dio, libero’ il popolo di Israele dalla schiavitu’ e lo guido’ fino alla Terra Promessa, e’ una figura centrale nella storia di Dio con il suo popolo nella prima parte delle Scritture cristiane (la TaNaKh ebraica). Anche se Mose’ non e’ entrato nella Terra Promessa, la sua figura rappresenta, sia per il popolo ebraico che per la Chiesa, la Torah (la Legge) del Sinai che determina la responsabilita’ del popolo nel contesto dell’alleanza tra Dio e Israele. La prima lettura della festa e’ presa dalla conclusione del Libro del Deuteronomio che racconta la morte di Mose’: “Non e’ piu’ sorto in Israele un profeta come Mose’ – lui con il quale il Signore parlava faccia a faccia” (Deuteronomio 34,10).

Mose’ e’ una figura centrale anche nel Nuovo Testamento. Il giorno della festa, viene letto il vangelo della Trasfigurazione. Mose’ e Elia appaiono con Gesu’ che si rivela trasfigurato ai tre discepoli, mostrando la sua vittoria sul peccato e sulla morte (cfr. Matteo 17,1-9). In questa rivelazione, Mose’ (come Elia) manifesta il compimento delle promesse di Dio nella persona di Gesu’. Tuttavia, va anche detto che Gesu’ sottolinea la centralita’ della Legge di Mose’ piu’ volte, citando i comandamenti e cio’ che lui disse. All’inizio del suo insegnamento in Galilea, Gesu’ esplicitamente disse: “Non pensate che sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento” (Matteo 5,17).

Il luogo che ricollega Mose’ nella memoria della Chiesa in Terra Santa e’ il Monte Nebo, dal quale Mose’ ha visto la Terra Promessa che non ha potuto entrare, prima della sua morte. Ed e’ proprio qui che la liturgia principale della festa ha luogo.