Festa di San Benedetto – 11 Luglio


Suor Grabriele, del Monastero delle Benedettine sul Monte degli Ulivi, ci ha inviato questo articolo su San Benedetto, la cui festa viene celebrata l’11 Luglio.

San Benedetto, nato verso la fine del V secolo a Norcia, a nord di Roma, e’ noto per la famosa Regola per i monaci, da lui scritta e derivata dalla ricca tradizione monastica, che era gia’ in vigore a quel tempo, e dalla sua esperienza personale, e per il Secondo libro dei Dialoghi di San Gregorio Magno, in cui Gregorio presenta Benedetto come “un uomo di Dio” e un esempio luminoso di santita’.

“Cercando di piacere solo a Dio”, Benedetto abbandono’ gli studi a Roma e si ritiro’ in una grotta a Subiaco dove inizio’ a condurre una vita contemplativa dedicata alla ricerca di Dio. Nel corso del tempo, alcune persone del luogo vennero a sapere della sua vita e incominciarono a fargli visita. Gli portavano cibo per il suo corpo e se ne andavano via portando con se’ nutrimento per i loro cuori ricevuto dalle discussioni che avevano con lui.

I discepoli cominciarono ad unirsi a Benedetto il quale si trovo’ a fondare la prima comunita’ di monaci nella zona di Subiaco. Purtroppo, insieme alla sua fama, ha avuto anche avversari che lo costrinsero a lasciare Subiaco con alcuni monaci. Verso il 529 si stabili’ a Monte Cassino, a sud di Roma, dove fondo’ una nuova comunita’ monastica, alternando il lavoro alla preghiera. Fu in questo periodo che inizio’ a scrivere la Regola, basandosi sulle regole monastiche e gli insegnamenti dei Padri del monachesimo di cui era a conoscenza. Fino alla sua morte, avvenuta verso la meta’ del 6° secolo, continuo’ a lavorare su “questa piccola Regola”, scritta per i novizi, come continuava a chiamare se stesso.

Desideroso di fare del suo monastero “una scuola di Servizio al Signore”, per chiunque “cerca la vita e desidera giorni felici”, Benedetto ha dato un posto centrale alla Bibbia nella vita dei suoi monaci. “Non c’e’ una pagina, non c’e’ parola di autorita’ divina, nel Vecchio o nel Nuovo Testamento, che non sia una regola assoluta per la condotta della nostra vita”. Questa Regola per eccellenza forma la vita del monaco attraverso la liturgia e la “lectio divina” (lettura orante della Bibbia). E’ il punto di riferimento per uomini e donne che, seguendo l’insegnamento di Benedetto, cercano di adattare la lunga e ricca tradizione al loro specifico contesto di vita.

Diverse comunita’ vivono secondo la Regola di San Benedetto in Terra Santa oggi:

I Monaci Cistercensi di Latroun – Per saperne di piu’ clicca qui

I Benedettini di Abu Gosh – Per saperne di piu’ clicca qui

I Benedettini del Monte degli Ulivi – Per saperne di piu’ clicca qui

I Benedettini dell’Abbazia della Dormizione e di Tabga – Per saperne di piu’ clicca qui

La Comunita’ benedettina melchita dell’Immanuele di Betlemme – Per saperne di piu’ clicca qui

La Regola di San Benedetto e’ stata tradotta in ebraico da Gabriel Grossmann (2ª edizione, 2005) e alcune frasi dei primi monaci, i Padri del Deserto, sono state tradotte in ebraico da Suor Abraham / Kirsten Stoffregen Pedersen nel 1970.

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