La Pasqua, la Pentecoste e la Festa delle Capanne nella Tradizione Ebrea e Cristiana


I calendari ebrei e cristiani delle feste hanno la loro origine nel Pentateuco. Tuttavia, le feste sono commemorate in modo diverso secondo le tradizioni in cui si sono sviluppate. Padre David ci offre un quadro generale delle tre feste bibliche e delle loro celebrazioni nella Chiesa e in Israele.

passover shavuot sukkotNella Torah, spesso si fa riferimento alle tre feste di pellegrinaggio (cf Esodo 23,14-19; 34,18-26; Levitico 23,1-43; Numeri 28-29; Deuteronomio 16,1-17). La Pasqua ebraica e’ la festa della primavera, che ricorda anche l’esodo dall’Egitto. La Pentecoste e’ la festa dei primi frutti. La Festa delle Capanne e’ la festa del raccolto finale che il Levitico ricorda anche come un tempo per ricordare che Israele abitava nelle capanne durante i quarant’anni nel deserto (23,43). Queste feste sono principalmente celebrazioni dell’anno agricolo e il precetto da osservare e’ quello di andare al Tempio di Gerusalemme e offrire i sacrifici dovuti.

Con l’evolversi della tradizione ebraica nei periodi biblici e post-biblici, anche queste feste hanno assunto nuovi significati. Oggi, la Pasqua ebraica e’ soprattutto la festa per ricordare l’Esodo dall’Egitto e la celebrazione di un pasto familiare con una liturgia chiamata “seder” che da rilievo a questa festa. Durante i sette giorni della festa (otto giorni per chi si trova in diaspora) si mangia pane azzimo. La Pentecoste ricorda la consegna della Torah a Mose’ sul monte Sinai. Il collegamento della Festa dei Primi Frutti con la consegna della Torah e’ post-biblico. La Festa delle Capanne ha conservato la memoria dei quarant’anni nel deserto e gli ebrei per questa occasione preparano delle tende nelle quali consumano i loro pasti durante i sette giorni della festa (otto per chi si trova in Diaspora), e a volte vi ci dormono anche. Nella tradizione biblica posteriore, la Festa delle Capanne e’ diventata una festa messianica, riferendosi al raduno di tutte le nazioni che si recano fino a Gerusalemme (cf Zaccaria 14).

Gesu’, l’ebreo di Nazareth, ha osservato le feste del calendario ebraico come tutti gli ebrei del suo tempo. Le tre feste di pellegrinaggio sono all’origine del calendario cristiano delle feste. La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana hanno molti punti in comune tra di loro. Gesu’ sali’ a Gerusalemme al tempo della Pasqua e la sua ultima cena con i discepoli e’ descritta nei vangeli sinottici come una cena pasquale. Il sacrificio dell’agnello pasquale ha delle connessioni con la sua morte sulla croce (in modo particolare nel Vangelo di San Giovanni). Proprio come Dio ha liberato Israele dalla schiavitu’, cosi’ Gesu’ libera i suoi discepoli dalla schiavitu’ della morte e del peccato.

La festa di Pentecoste fa da sottosfondo in tutto il libro degli Atti degli Apostoli, al dono dello Spirito Santo ricevuto 50 giorni dopo la risurrezione di Gesu’. Fuori della stanza dove erano riuniti i discepoli, si trovava una folla di pellegrini ebrei venuti per la festa. Lo Spirito Santo e’ il primo frutto della vita, morte e risurrezione di Gesu’.

La Festa delle Capanne, la festa del raccolto finale, e’ la festa messianica adempiuta quando Gesu’ riunisce tutti i popoli in un solo corpo che e’ la Chiesa. Ci puo’ essere una connessione tra la Festa ebraica delle Capanne e la Festa cristiana dell’Esaltazione della Croce (per questo confronto clicca qui).

Riflettendo su questo patrimonio condiviso, Ebrei e Cristiani scoprono quanto hanno in comune.

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