Giovedi’ Santo
Il giovedi' della Settimana Santa i cristiani ricordano la cena che Gesù ha preparato per i suoi discepoli prima del suo arresto. Secondo una tradizione nel Nuovo Testamento (in Matteo, Marco e Luca) si trattava di una cena pasquale (Matteo 26,20-30, Marco 14,17-26, Luca 22,14-38). Durante la cena, Gesù prese il pane e il vino, li benedisse e li diede ai discepoli dicendo che il pane era il suo corpo e il vino il suo sangue. “22 Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo". 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti” (Marco 14). Così i discepoli di Gesù prendono parte alla sua vita e in particolare all'ora della sua obbedienza alla volontà del Padre suo. I cristiani celebrano l’eucaristia in memoria di Gesù, come egli comandò loro di fare.
Nella Chiesa cattolica il Giovedi Santo il sacerdote lava i piedi di un numero di fedeli, come Gesu’ fece durante l'Ultima Cena (Giovanni 13,1-11). In questo modo Gesù ha lasciato un esempio ai suoi discepoli su come servire i loro fratelli e sorelle. A volte, vengono scelti dodici membri della comunità che rappresentano i dodici discepoli.
Dopo la celebrazione, molti fedeli vegliano in preghiera durante la notte, come Gesù comandò di fare ai suoi discepoli nel Getsemani. In questa notte Gesù prego’ dicendo: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu" (Marco 14,36).