La Giornata della Memoria e la Chiesa

Padre Norbert Hoffman, segretario della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, ha detto che il Papa "ha iniziato il suo discorso menzionando l'importanza di questo giorno per gli ebrei, ma anche per noi, perché ricordando le vittime della Shoah è importante affinche’ questa tragedia umana non accada mai più".

Il Presidente del Congresso, Moshe Kantor, ha parlato “dell'importanza dell'etica, cioè, dei valori che i cristiani e gli ebrei hanno in comune. Ha detto che nel nostro mondo ci sono stati molti progressi, ma anche un declino dei valori morali ed etici. Pertanto, abbiamo bisogno di rafforzare questi valori che condividiamo. Ha anche parlato dell'importanza dell'educazione e della famiglia".

Papa Francesco era completamente d’accordo con questi temi e ha condiviso una storia della sua infanzia. "Il Papa ha detto che, nella sua famiglia, suo padre spesso riceveva ebrei ... e, quindi, già da bambino, il nostro Papa ha imparato ad avere diversi amici ebrei."

Inoltre venerdì, il rappresentante permanente del Vaticano presso l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ha detto che l'Olocausto ci insegna che "e’ necessaria la massima vigilanza per essere in grado di intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace". Il rappresentante permanente del Vaticano presso l'OSCE, Mons. Janusz Urbanczyk, in occasione della riunione del Consiglio Permanente dell'OSCE, ha contrassegnato la "Giornata della Memoria" sottolineando che la lezione del passato non deve mai essere dimenticata e che si devono rinnovare gli sforzi per difendere la dignità umana e promuovere la pace ".

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